Liechtenstein: le dimissioni di mons. Haas sono state accettate dal Papa

Fonte: FSSPX Attualità

Mons. Wolfgang Haas, arcivescovo di Vaduz, ha presentato la sua lettera di dimissioni a papa Francesco tramite il nunzio il 7 agosto, giorno in cui ha festeggiato il suo 75° compleanno. Questa rinuncia è stata accettata e la nomina di un amministratore apostolico è stata resa pubblica mercoledì 20 settembre.

In occasione della sua partenza, l'ex vescovo di Coira ha pubblicato una lettera di ringraziamento, nonché una "lettera aperta" all'amministratore apostolico nominato dalla Santa Sede, Mons. Benno Elbs, vescovo della vicina diocesi di Feldkirch .

Come racconta in quest'ultima lettera, è stato al cinquantesimo anno di sacerdozio, dopo 35 anni di episcopato – 10 anni come vescovo di Coira, poi 25 anni come vescovo di Vaduz – che ha proposto le sue dimissioni. Il 29 agosto gli è stato comunicato che papa Francesco aveva accettato la sua rinuncia e che aveva nominato Mons. Elbs amministratore a partire dal 20 settembre.

Dopo aver reso grazie a Dio, l'attuale vescovo emerito di Vaduz esprime la sua profonda gratitudine a tutti coloro che lo hanno assistito durante il suo episcopato nel Lichtenstein. Chiede perdono anche per le sue inadeguatezze, colpe e limiti.

Annuncia che desidera trascorrere la fine della sua vita in un ritiro piuttosto monastico. Egli ha cura di annotare, nella sua lettera aperta a colui che gli succederà nell'amministrazione della diocesi, di averlo potuto incontrare per trasmettergli tutte le informazioni utili...

Aggiunge che non risponderà ad alcuna richiesta dei media nazionali o stranieri e che non rilascerà interviste né conferenze stampa. Si accontenta di questa "lettera aperta" pubblicata sul sito dell’arcidiocesi.

Alla fine, ha declinato la cerimonia di addio proposta da Mons. Elbs, dichiarando che intendeva vivere il più ritirato possibile dopo l'annuncio della sua rinuncia.

Un vescovo conservatore coraggioso e contestato

FSSPX.Attualità ha raccontato di recente le difficoltà incontrate da Mons. Haas, divenuto vescovo di Coira nel 1990 e fortemente contestato in questa diocesi dove molti fedeli sono più protestanti dei protestanti che li circondano. Ha dovuto affrontare anche atti di aperta ribellione.

Nel 1997 fu nominato arcivescovo di una minuscola porzione della sua diocesi, la nuova arcidiocesi di Vaduz, corrispondente al territorio del Liechtenstein, creata appositamente per l'occasione: il vescovo e il principe Hans Adam II del Liechtenstein non ne furono informati se non all'ultimo momento. In questo nuovo incarico ha continuato a mostrare il suo coraggio pastorale.

Egli si è così costantemente e regolarmente opposto al matrimonio per tutti, arrivando a rifiutare la cerimonia detta dello "Spirito Santo" per l'apertura delle sessioni del Landtag, il parlamento del Lichtenstein, opponendosi "a qualsiasi forma di vestizione ecclesiastica pubblica o istituzionale" di un comportamento immorale, mentre questa assemblea si preparava a discutere del matrimonio per tutti. Si è fermamente opposto anche al primo Gay Pride organizzato sul territorio del Principato l'11 giugno 2022.

Ha infine chiarito che non avrebbe fatto nulla nella sua diocesi riguardo al sinodo sulla sinodalità. Questo forse spiega perché le sue dimissioni siano state accettate così prontamente, e perché non sia stato nemmeno nominato amministratore della sua diocesi in attesa del suo successore. Ci sono cose che Francesco non perdona...