Mons. Gänswein all'ora del rientro

Fonte: FSSPX Attualità

Mons. Georg Gänswein

Il mese di agosto si preannuncia come un rientro a scuola per l'ex prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del defunto Papa Benedetto XVI. Il 10 agosto 2023 ha presentato a Kirchzarten (Germania) la versione tedesca delle sue memorie pubblicate pochi mesi prima in italiano e intitolate Nient'altro che la verità.

La stampa ha conservato dalla lettura dell'opera soprattutto l'idea – sviluppata da mons. Gänswein – di una rottura di continuità tra l'attuale pontificato e quello precedente, in particolare sulla questione della liturgia: il pontefice argentino non avrebbe quindi né consultato né ha informato il suo predecessore che avrebbe cancellato, nel luglio 2021, una delle maggiori riforme del pontificato di Benedetto XVI, quella che concedeva la possibilità di celebrare la messa tradizionale, come forma "straordinaria" del rito romano.

Durante la sessione della firma, l'ex confidente di Benedetto XVI ha ironizzato sulla sua situazione personale: "Adesso sono qui in cerca di lavoro, ho anche contattato un'agenzia". Lo scorso giugno, infatti, la Sala Stampa della Santa Sede confermava che papa Francesco aveva chiesto a mons. Georg Gänswein di ritornare nella sua diocesi d'origine, in Germania, dal 1° luglio, ma senza alcun incarico particolare da esercitare.

C’è da dire che più di un prelato tedesco è sembrato contrariato – per usare un eufemismo – quando hanno saputo del ritorno in Patria del protetto del defunto Josef Ratzinger: vista la colorazione progressista di gran parte dell’episcopato d’oltrereno, non siamo sorpresi...

Pur dichiarandosi "disoccupato", mons. Gänswein non è agli arresti domiciliari: il 15 agosto l'ex prefetto della Casa Pontificia ha celebrato la messa dell'Assunta a Maria-Vesperbild, in Svevia. La sua visita al celebre santuario mariano della Germania meridionale ha avuto sul posto ampia pubblicità.

Nella sua omelia, il presule ha affermato che in un momento in cui "migliaia di cattolici lasciano la Chiesa in Germania", questo santuario costituisce un "antidoto", contro il "veleno" dell'epoca attuale.

Riferendosi velatamente all'approccio sinodale caro al pontefice argentino, ha affermato di vedere in queste partenze un "segno di putrefazione interna della Chiesa che deriva dall'indebolimento di una fede che non si annuncia più con gioia e che cambia la vita" .

Interrogato dalla stampa sulla Messa da lui celebrata sull'altare rivolto ad orientem, mons. Gänswein ha spiegato che questo modo di procedere gli ha dato una maggiore "concentrazione interiore" che non fa perdere nulla alla preghiera ma che, al contrario, "contribuisce a portare insieme sacerdoti e fedeli in uno sguardo comune verso il Signore".

Riprendendo le parole che Papa Francesco aveva rivolto – come un mantra – ai giovani presenti in Portogallo per le Giornate Mondiali della Gioventù, la sera dello scorso 3 agosto – "La Chiesa è aperta a tutti, a tutti, a tutti, tutti" – ha concluso l’ex segretario di Benedetto XVI: "Tutti devono essere accolti nella Chiesa, soprattutto quelli che si trovano in situazioni difficili, (perché) mi sono state sbattute in faccia tante porte, che si chiamano calunnie e colpi bassi". 

Basti dire che il "rientro a scuola" sarà probabilmente molto agitato per l'inquilino di Santa Marta, perché non gli mancheranno voci – dalla Baviera e altrove – per insorgere vigorosamente contro il treno di riforme progressiste portato sulla scia del cammino sinodale.